Piccolo manuale di Umanesimo ateo

Il perché e il percome di una vita senza dèi.

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Intro
Prima parte / Un leggerissimo cambiamento
1. Allora, chi è Dio?
2. Quali prove abbiamo che esiste un dio?
3. Che bisogno c'è di credere?
4. Ma se Dio non c'è, come può l'uomo essere buono?
5. In cosa credere? Il cuore dell'Umanesimo
Seconda parte / Cosa dice la Chiesa
6. Perché ci battezzano?
7. A che serve la prima comunione?
8. Un dio così ci rende schiavi

9. Il male, il peccato, il sesso
Terza parte / Quello che la Chiesa non dice
10. Le bugie della Bibbia
11. Credenze cristiane tutte da verificare
12. I brutti esempi di chi predica il Bene
Help & Tips / I trucchi della comunicazione
Finale
Appendice A / I comandamenti: 10 …o 40?
Appendice B / Il peccato originale
Bibliografia

Intro

Ciao!
Sono Andrea, un ateo umanista. Oh bella – dirà già qualcuno – che significa?
Giusto! Alla spiccia, gli atei umanisti sono persone che non credono in Dio, ma in altre cose. Perché? E cosa sostengono? Ho scritto questo libro proprio per spiegarvelo.
Per scoprire come vivere bene, e cosa vuol dire vivere bene, esaminiamo qui l’idea di Dio, il senso della fede, il valore della dottrina cristiana fra le altre religioni, e una filosofia di vita tutta naturale: l’Umanesimo.
Vi dirò dunque perché ritengo che nessun dio esiste, perché la religione può essere anche una prigione, e cosa si può scegliere di buono al suo posto…
Un libro del genere potrà sembrare una cattiva idea, un ‘peccato’, o un a specie di catechismo al contrario. È così? Vi assicuro di no. In queste pagine ho scritto degli stessi argomenti che vengono insegnati con zelo e riportati un po’ ovunque, ma aggiungendo notizie di solito taciute o ignorate, strumenti utili per capire e scegliere, e riflessioni e idee da un altro punto di vista. Che è pur sempre il mio, siamo d’accordo, ma è un secondo parere, e almeno altrettanto onesto. Perciò, al contrario, è un libro che aiuta a conoscere meglio temi così importanti, in modo che possiate farvi un’idea più precisa, e tutta vostra, se vi va.
Il mio scopo, con il Piccolo manuale di Umanesimo ateo, è questo: non darvi un’idea da credere, ma informarvi e incoraggiarvi a pensare da voi. Se vi interessa, allora questo è il libro giusto.
E se invece non garba? Buone notizie: siete liberi… Al massimo propongo una cosa: prima di abbandonare il Piccolo manuale, chi vuole si legga solo un paio di paragrafetti: uno dall’ultima parte ‘I fatti’, e uno di quelli in cui c’è la parola ‘umanesimo’. Due a caso, anche brevi.

L’importante è che cogliate 2 idee per alcuni forse nuove:

a) Ci sono buoni motivi per criticare la religione,
e
b) Fuori di essa la vita può essere molto gustosa.

Per cominciare a vederci chiaro, basterà.

Gli argomenti che vedremo

Il libro è diviso in 3 parti. Nella prima, parliamo di Dio e della vita, e rispondiamo alle domande: esiste un Dio? Ha senso fidarsi alla cieca? In cosa è meglio credere?
La seconda tratta in modo particolare del Cristianesimo e dei suoi insegnamenti. Vedremo perché tante volte sono troppo invadenti e non così meritevoli.
La terza parte è dedicata ai fatti, e ci sono tre elenchi: bugie ed errori nella Bibbia, credenze cristiane false ed episodi storici impressionanti di cui l’ispirata Chiesa è stata protagonista.
Alla fine di ciascuna, 3 domande ti aiuteranno a raccogliere le idee.
Chiude il libro il capitolo ‘Help & Tips’, in cui vedremo alcuni trucchi della comunicazione: astuzie retoriche, errori di logica e suggestioni emotive capaci di ingannare e confondere senza usare su di noi la forza fisica. Come si dice? Se li conosci li eviti.

Qualcosa prima d’iniziare

Nel Piccolo manuale di Umanesimo ateo raccolgo alcune mie idee. Idee che non per forza rispecchiano alla lettera quelle di tutti gli altri atei e umanisti, e che provengono da una ricerca personale sulla religione e intima sulla vita, in evoluzione. Il ‘per ora, secondo me’ è sempre sottinteso.
Sono oro e argento (per ora, secondo me) ma non si danno arie da Verità: ad una ad una puoi liberamente accoglierle, rigettarle o perfezionarle, secondo la tua esperienza e il tuo modo di vedere. Ti chiedo di non accettarle a scatola chiusa, ma di sentire se ti suonano dentro, se ti piacciono, se le trovi giuste, di rifletterci e di verificarle: se dopo questo esame una o l’altra è ancora in piedi, sarà tua, e tu sarai cresciuto/a ancora.

Questo libro è da sempre dedicato ai giovani (seniors welcome!). Se il catechismo comincia molto prima, mi piace l’idea che ai giovani arrivi una storia diversa – se è per questo anche una scienza, e una morale diversa – da quella cristiano-cattolica, su cui possano piacevolmente riflettere. Spero allora che la lunghezza e la densità che il Manuale ha raggiunto, anziché scoraggiarvi, vi diano la carica.
Lo stile è divulgativo e informale, il tono è appassionato (ma non impulsivo), l’esame è a tutto tondo, senza sconti né mezze parole. Novelli esploratori e abili veterani si godranno una sintesi dei migliori argomenti classici, alcuni meno noti, e qualche bella sorpresa. Sul terreno libero e brullo lasciato dalla pars destru-ens, alla filosofia dell’Umanesimo ateo è dato il compito essenziale – non facile e non rinviabile – di costruire del nuovo. Atei e agnostici, non solo i credenti, vi troveranno dunque una sfida.

Sotto la lente c’è il Cattolicesimo (che in Italia va ancora per la maggiore, ci influenza come persone, ci condiziona come cittadini) e il Cristianesimo in generale, ma le stesse domande possiamo (dobbiamo?) farcele su tutte le religioni, ideologie politiche, filosofie di vita. Ti propongo di attivare lo spirito critico e usare un buon metodo di ricerca: quale che sia il credo, la convinzione, il consiglio o la proposta – incluse, naturalmente, quelle che stai per leggere – passeranno sotto il tuo capace scanner per scoprire quanto sono vere, giuste, buone e utili… oppure no.
Del Cristianesimo si fa una critica severa, a volte molto dura, ma mai fine a sé stessa, anzi motivata e profonda. È che sebbene lo si creda senza macchia, in realtà di difetti ne ha, a mio parere, e se un’immagine anche negativa ne esce, le prove sono già nei suoi fondamenti. Chi da credente non si sentisse pronto, non legga ora. Peraltro, interrompere la lettura è possibile in ogni momento. E nota bene: anche se scoprissi che alcune cose che ti sono state dette sono false, non vuol dire che chi te le ha insegnate fosse in cattiva fede, e non sia degno di fiducia su altre cose.

Infine, una nota di stile: nella lingua italiana si parla quasi sempre al maschile per indicare anche il femminile, ma a me non piace: maschi e femmine sono ugualmente importanti. In mancanza di meglio, ho scelto di metterli alla pari scrivendo sia la lettera del maschile che del femminile (esempio: libero/a per dire libero, libera). Sembra una pignoleria, ma prova ad usare solo il femminile (al posto del maschile) in una frase…

~ ∞ ~

Pensa, i più grandi di ogni tempo hanno riflettuto su questi temi. Bene, ora tocca a te. In questo libro non c’è tutto, ed è giusto che sia così. Che non sia per te una fine, ma un nuovo, splendido inizio!
Buona lettura.